di John C Comisi, DDS, MAGD
Le luci a LED sono una grande risorsa per gli studi dentistici di oggi. I LED non richiedono ventole per il raffreddamento, quindi sono più piccoli, più silenziosi e più convenienti delle lampade alogene. Tuttavia, i dentisti devono essere consapevoli delle potenziali sfide poste da queste lampade ad alta intensità.
Uno studio pubblicato nel 2017 sul Journal of Dentistry ha intervistato 1313 dentisti in Norvegia in merito alla consapevolezza della sicurezza e alla loro conoscenza dell’uso pratico e delle caratteristiche tecniche delle lampade polimerizzanti. Oltre il 55,8% degli intervistati ha risposto al sondaggio. I risultati hanno mostrato che la durata media della polimerizzazione con la luce di un tipico strato di composito è di 27 secondi. Quasi un terzo degli intervistati utilizzava una protezione inadeguata per gli occhi contro la luce blu e il 78,3% degli intervistati non conosceva il valore di irraggiamento delle proprie lampade polimerizzanti. È interessante notare che molti dentisti di questo gruppo non effettuavano una manutenzione regolare.
Le implicazioni di questo articolo sono preoccupanti per due motivi:
1. La lunghezza d’onda della luce emessa dai LED può causare danni irreversibili agli occhi.
2. A differenza delle lampade alogene che si “spengono”, è più difficile capire quando una luce LED non fornisce più energia sufficiente per polimerizzare le resine dei materiali da restauro.
Un’adeguata protezione degli occhi è assolutamente essenziale sia per il team odontoiatrico che per il paziente. La sicurezza è sempre la nostra prima preoccupazione.
L’uso abituale di un radiometro digitale con lettura numerica è assolutamente necessario per garantire un’energia di irraggiamento sufficiente a polimerizzare completamente i materiali a base di resina. Altrimenti, i professionisti corrono il rischio di non polimerizzare i materiali a base di resina. Le resine non polimerizzate possono dare origine a quello che mi piace definire un restauro “Tootsie Pop”, cioè croccante all’esterno e morbido all’interno, che può portare alla sensibilità del paziente, alla necrosi pulpare e al fallimento del restauro.
Riferimento
1. Kopperud, et al. Procedure di fotopolimerizzazione - prestazioni, livello di conoscenza e consapevolezza della sicurezza tra i dentisti. Journal of Dentistry 2017;58:67-73.
Informazioni sul Dr. John Comisi
Il Dr. John Comisi è presidente e CEO di Sleep Focused Solutions e professore assistente presso il Medical University of South Carolina College of Medicine. Si è laureato alla Northwestern University Dental School, ha conseguito il master dell’Academy of General Dentistry ed è membro del comitato consultivo scientifico del Dental Biomaterials Science and Research Group. È membro dell’Academy of Dentistry International, dell’American College of Dentists, della Pierre Fauchard Academy e dell’International College of Dentists.